L’architettura rurale costituisce una delle modalità di intervento dell’uomo più importanti e caratterizzanti del paesaggio rurale.
Nelle sue forme tradizionali si tratta di un’espressione nata da una cultura povera, caratterizzata da una matrice culturale di derivazione agropastorale. I manufatti sono spesso realizzati con materiali reperiti sul posto (legno, pietra, terra, ecc.) e hanno funzione di abitazioni, stalle, fienili, locali per la trasformazione e la conservazione dei prodotti, recinti, ecc. Le soluzioni tecniche sono essenziali, e al tempo stesso di grande efficacia, funzionali a consentire l’utilizzo il più possibile efficace di tutte le risorse ambientali.
L’avanzare della tecnologia e della modernità nel costruire e nell’agricoltura hanno gradualmente modificato il sistema dell’architettura rurale, introducendo nelle campagne opere progettate con criteri funzionali più recenti, realizzate utilizzando materiali e impianti spesso ispirati a modelli costruttivi o produttivi industriali. Questo ha permesso nelle aree più sviluppate un opportuno miglioramento dell’efficienza produttiva, ma ha anche favorito un graduale degrado del paesaggio e della qualità architettonica globale delle aree agrarie, e l’inserimento nelle campagne di strutture ed attività ad impatto ambientale crescente.
Nelle aree prossime agli agglomerati urbani, inoltre, una proliferazione incontrollata dell’edificazione, a tutto danno dell’agricoltura e del mondo rurale, ha portato spesso all’inglobamento degli edifici rurali nel tessuto urbano, creando talvolta ferite profonde nel tessuto fondiario e nell’ambiente.
La crisi del mondo industriale (anche in agricoltura) e l’emergere della necessità dell’adozione di modelli di sviluppo sostenibile hanno portato ad una riscoperta delle metodologie, delle forme e delle funzioni del sistema dell’architettura rurale tradizionale, che oggi può essere rivalutata non solo attraverso il restauro dei manufatti storici, di grande valore architettonico, ma anche e soprattutto attraverso la rivisitazione moderna delle tecniche costruttive del passato (es. con la bioedilizia).
E’ fondamentale consentire e stimolare una sopravvivenza economica e funzionale che possa consentire il ripristino e la valorizzazione dell’uso dei fabbricati dell’architettura rurale, per il mantenimento efficace di questi elementi del paesaggio.
Possono essere ricompresi nelle tipologie costruttive dell’architettura rurale non solo i fabbricati veri e propri, ma anche manufatti e piccole strutture presenti nelle aree rurali: recinzioni, cancelli, tettoie, piccoli ponti, piccole opere idrauliche (briglie, traverse, derivazioni), torrette, ecc.